Il Polo Museale di Santa Maria di Betlem ha come finalità quella di rendere fruibile alla città e ai suoi visitatori una parte della storia di Sassari tenuta "nascosta" negli anni. Inserito nella struttura del convento france-scano, vi si accede dall'ingresso della biblioteca in via Artiglieria.

II Polo museale si articola in quattro settori: la biblioteca, la galleria "Padre Zirano" con l'esposizione dei Candelieri, il chiostro e la sacrestia. La chiesa al momento non è visitabile a causa dei lavori di ristrutturazione in corso. Nella galleria del "Beato Zirano" sono presenti diverse sezioni tematiche: la sezione fotografica contenente le immagini delle "Faradde" del secolo scorso; la sezione con immagini e video della Discesa dei Candelieri del 2019; l'esposizione del prezioso simulacro della Madonna Assunta e di un antico abito della Vergine dormiente del 1700, ricamato in fili d'oro e d'argento; l'esposizione degli antichi Candelieri dei Gremi dei Contadini, Ortolani, Sarti e alcuni abiti tradizionali dei Gremi; la riproduzione in scala dei 13 candelieri che partecipano alla festa del 14 agosto.

Dopo la visita della galleria si accede al chiostro con al centro la fontana del XVI secolo detta del "Briglia-dore" e alla sacrestia nella quale sono esposti preziosi quadri del XVI e XVII secolo. Nell'antica biblioteca, collocata al piano terra nei pressi dell'aula capitolare, saranno esposti alcuni preziosi testi, parati, argenti e arredi sacri del XVI, XVII e XVIII secolo. A partire dal complesso di Santa Maria è previsto un percorso nel centro storico per la visita delle sedi di alcuni gremi.

Visite guidate a cura di:

Liceo Statale "Margherita di Castelvi";
Istituto Professionale per i Servizi per 'Enogastronomia e l'Ospitalità Alber-ghiera,
in collaborazione con l'Intergremio Città di Sassari.

 

                      

 

Le Secentine

della Biblioteca Francescana di Santa Maria di Betlem

 

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Il lavoro raccoglie le schede relative alle edizioni del XVII secolo. Descrive 56 esemplari preziosi, singolari, che presentano aspetti d’interesse molto vario: gli argomenti, la rarità, i pregiati e prolissi frontespizi con dedica, le antiporte, gli stemmi, i fregi tipografici e le cornici, i capilettera, le straordinarie incisioni, le xilografie e i ritratti.
Questa piccola raccolta offre inoltre la possibilità di poter analizzare le opere di un secolo che, purtroppo, 
non sono ancora state oggetto di censimento e studi approfonditi. Non esistono, infatti, lavori organici da poter consultare neppure riguardo le attività di editori e tipografi e le marche tipografiche-editoriali presenti nei libri.


Il fondo preso in esame è prevalentemente di argomento religioso. Sono presenti testi di diritto canonico, teologia, predicazione, commentari e preghiere, trattati sui sacramenti, vita dei santi e di Cristo, atti dei Concili, cronache ed annali. Oltre queste si
rilevano tre opere di letteratura latina e alcuni bellissimi antifonari. Un solo esemplare è privo della città di edizione; circa un terzo è stampato all’estero: a Lione. Un’unica edizione è di Madrid, una di Parigi ed una di Anversa. Le stampe italiane sono realizzate prevalentemente a Venezia e a Roma; Padova e Napoli figurano due volte, mentre altri centri una sola.


Nelle opere edite a Lione prevalgono i cognomi degli stampatori Anisson, Borde, Arnaud, Rigaud, Prost e Posuel legati in combinazioni diverse, mentre le opere italiane non mostrano la predominanza di alcun tipografo.


Ventiquattro esemplari non presentano alcuna nota di possesso. Per molti libri, invece, la cancellazione di note manoscritte o la presenza di due e, talvolta, anche tre detentori indicano i vari passaggi di proprietà o d’uso (schede: 7, 28, 38, 42 2 48). Alcune opere sono appartenute ad ecclesiastici d’altri ordini o a laici: Cambino, frate del convento di Sant’Agostino di Alghero; fra Solinas, osservante; Giovanni Contene del collegio di Bonorva; Raimondo Cubeddu, Domenico Deroma, Angela Figoni.
Tra i possessori francescani figurano bibliotecari, maestri, ma anche economi del convento. Troviamo il nome del bibliotecario P. M. Francesco Decori, confermato in tale incarico il 14 dicembre 
1714 dal Min. Prov. P. Simula. Egli insegnò teologia per almeno 12 anni e ricoprì diversi incarichi di prestigio (schede 9 e 31).
Nessuna opera può essere attribuita a un altro bibliotecario ben noto, P. M. Giacinto Barletti, nominato tale nel 1801 e neppure a padre C. Devilla, storico della provincia che negli anni ’30 del XX secolo fu artefice di una radicale riorganizzazione della Biblioteca, facendola diventare punto d’onore del convento. Sono invece appartenute a P. Antonio Sisco ben sei edizioni (schede: 3, 4, 7, 13, 17 e 34) e una a suo fratello Francesco (scheda 24). Sempre tra i minori conventuali figurano P. Filippo Casu, guardiano nel 1711, provinciale nel 1716 e proposto come maestro dei novizi nel 1732 (scheda 28); P. Giuseppe Marini guardiano, economo e maestro ex gratia nel 1845 (scheda 1); P. M. Agostini Melis, maestro nel 1851; Angelo Francesco Tirotto di Castelsardo (schede 6 e 8) e Giovanni Sanguino Licheri, dottore in teologia, prima frate e poi sacerdote (schede: 9, 21, 23, 39 e 41).


Il presente lavoro descrive le secentine prevalentemente dall’ottica del censimento e della catalogazione e, attraverso la compilazione degli indici e l’elaborazione dei dati, fornisce strumenti bibliografici di studio utili per un processo di ricostruzione storica che, si spera,possa essere oggetto di ulteriori e futuri approfondimenti. 

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Pinuccia Mura 2005

 

 

Inaugurazione della nuova sala 

dedicata al fondo librario donato dal Vescovo Mons. Pietro Meloni

alla Biblioteca Francescana di Santa Maria di Betlem

 Sassari 9 dicembre 2022 ore 17.00  - Via Artiglieria, 1

 

Saluti

Interventi 

Fra Salvatore Sanna
Padre Guardiano del convento di Santa Maria di Betlem

Paola Dessì
Prefetto di Sassari

Gian Vittorio Campus
Sindaco di Sassari

Laura Useri
Assessora alla Cultura

Coordinatore Giuseppe Fara
Responsabile della Biblioteca di Santa Maria di Betlem

 

 

 

 Gianfranco Saba 
Arcivescovo di Sassari
"La figura del Vescovo Pietro Meloni"

Anna Maria Piredda 
Università di Sassari
"Gli studi di letteratura cristiana antica di Mons. Pietro Meloni"

Luciano Cicu
Università di Sassari 
"Mons. Pietro Meloni fondatore della rivista Sandalion"

Pietro Meloni
Vescovo emerito di Nuoro
"Il libro nella storia e nella mia storia"

Accademia di musica antica "C. Galan"
Associazione "Dolci Accenti"
Intervento musicale 

   







 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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